La storia
Orbetello nasce come piccolo centro etrusco, protetto da un circuito murario ancora ben visibile, databile intorno al IV secolo a.C. A seguito di un possibile abbandono in età romana a favore della vicina Cosa-Ansedonia, fu rioccupato nell’alto medioevo dai Longobardi.
Nel pieno medioevo fece parte di un piccolo lembo di territorio toscano sempre sotto il controllo del’abbazia alle Tre Fontane di Roma, sebbene già dal pieno XII con forti interessi degli Aldobrandeschi, Orvieto e degli Orsini e solo nel 1417 entrò nello stato senese.
A seguito della sottomissione di Siena a Firenze, nel 1557 la Spagna costituì un piccolo viceregno con al centro Orbetello che durò fino al 1801. In seguito, e fino all’unità d’Italia, entrò a far parte del Granducato di Toscana.
Da vedere
Ancora ben visibile il circuito murario etrusco. Il museo archeologico realizzato presso la Polveriera Guzman conserva reperti rinvenuti nel territorio.
Nella laguna di Orbetello è visibile un mulino, unico superstite dei nove mulini senesi, costruiti nella laguna nel corso del Quattrocento.
In passato sfruttava la forza del vento per la macinazione del grano che veniva portato ai mulini attraverso i barchini, tipiche imbarcazioni utilizzate ad Orbetello nella laguna. Dello Stato dei Presidi sono visibili le fortificazioni verso l’interno e una serie di edifici fra cui: il Palazzo del Governo, il Palazzo del Governatore Spagnolo e la Polveriera Guzman.
In Piazza della Repubblica è la Cattedrale di Santa Maria Assunta, sorta su un tempio etrusco, restaurata nel 1375 dagli Orsini.