Museo della cultura contadina

Nel museo viene affrontato il tema della società rurale nella Maremma meridionale del XX secolo.

Il percorso di visita si articola in ordine cronologico attraverso tre sale.

Nella prima viene raccontata la storia sociale che va dal 1900 al 1948, ponendo l’accento sulle lotte per la terra, la mezzadria e gli episodi di occupazione del latifondo.

Il tutto, ripercorso grazie a varie riproduzioni di quadri, foto ritraenti vecchi fabbricati rurali e pannelli con strumenti di lavoro e oggetti di vita quotidiana.

La seconda sala è dedicata alle grandi opere di bonifica iniziate a partire dal 1930.

Qui, il visitatore può osservare quanto tali opere hanno inciso sul paesaggio che, in alcune zone è oggi completamente diverso rispetto a come si presentava prima delle recenti bonifiche.

Nell’ultima invece è stato affrontato il periodo intercorso fra l’inizio della riforma fondiaria e l’istituzione dell’Ente Maremma, un arco cronologico compreso tra 1951 e 1977.

Nella sala, oltre alla mappa degli appoderamenti, vi è anche una sezione riservata alle infrastrutture realizzate sul territorio.

Particolare enfasi è stata dedicata alla costruzione dell’Acquedotto del Fiora che portò l’acqua delle sorgenti del Monte Amiata alle località sparse in buona parte dell’attuale provincia di Grosseto.

I pannelli descrivono anche le iniziative sociali portate avanti dall’Ente Maremma, quali l’alfabetizzazione di bambini e di adulti e l’istruzione professionale.